venerdì 28 ottobre 2011
OGNI PAESE LA SUA STORIA DI MAGLIA ...
Io vorrei lavorare a maglia molte ore ma purtroppo ci sono troppe cose che una donna deve fare prima di godersi una o due ore di lana . La casa , la famiglia , il lavoro , tutto è molto faticoso.La vita è frenetica e c'è poco tempo per gli svaghi .Ma si deve trovare un po' di tempo per se stessi e per costruire cose con le proprie mani.Un tempo era una necessità poichè in molti paesi la maglia era una tradizione , una vera e propria dote . Anche per sposarsi, era d'obbligo regalare allo sposo un discreto numero di calze o guanti fatti a mano. Non c'era la possibilità di comprare tanti capi ..la gente tendeva ad autoprodursi..,In Francia , poi ,vi erano le " TRICOTEUSES " ? Nel 1789 , durante la rivoluzione francese, pare che esistessero delle donne che, sedute attorno alla ghigliottina , schernivano ed insultavano i condannati a morte lavorando a maglia....inoltre partecipavano all'Assemblea Nazionale e sempre lavorando a maglia , assistevano ai processi . Curioso vero? ..se rinasco faccio la " tricoteuse" , una maglierista le cui mani non si fermano mai , neanche per mangiare..
sabato 15 ottobre 2011
L'INVERNO è ARRIVATO....
..e ce ne siamo accorte..l'aria fredda si è alzata , le nubi corrono veloci , il mare è blu , un blu che c'è solo quando fa freddo e che mi rende orgogliosa di vivere a Genova . Genova, una città di donne laboriose e fiere..quando soffrono , quando combattono, come un tempo ,quando erano mogli di uomini sempre per mare , quando allevavano i figli da sole e quando aspettavano i figli sulle banchine in porto dopo mesi di navigazione . Non piangevano i figli naufraghi in pubblico, ma nelle loro case ..il loro viso non tradiva emozioni..un pò schive , arse dal sole , mani nodose , lavoratrici..e le signore , quelle benestanti, mogli di commercianti e spedizionieri, risparmiatrici e meticolose , con grandi case sontuose e servitù .Le donne genovesi , ora , sono piene di idee bloccate dentro i cassetti del loro cervello e basta tirarne fuori una per farne uscire decine e decine annodate una all'altra come i fazzoletti dentro il cilindro di un mago..Per me è bellissimo aiutare queste donne a sviluppare le loro idee e a trasformarle in realtà. Lo faccio con i fili ma credo che lo farei con qualunque materiale .L'importante è lavorare con le mani. Questo ci aiuta a superare la noia , la tristezza, le preoccupazioni ..ci occupa la mente , è antistress e antifumo. Ci rende orgogliose di noi stesse e mai inutili. Sono felice di condividere ogni giorno con tutte voi questa mia gioia di lavorare a maglia , ovviamente nella nostra tricoteca preferita cioè Fonte della Lana.
domenica 2 ottobre 2011
IL FREDDO NON VUOLE PROPRIO ARRIVARE, MA NOI ....
...ma noi lo abbiamo già nel cervello con tutto quello che stiamo progettando e realizzando. La bellezza di certe lane , quest'anno , è irresistibile e ci stimola a lavorare in tutti i ritagli di tempo , famiglia , lavoro , impegni permettendo. Ormai, ho imparato ad usare anche i tempi morti della giornata per lavorare a maglia , nelle sale d'attesa , sul treno e ovunque mi trovi ad attendere qualcosa . Nella vita ho lavorato ovunque, senza mai vergognarmi di farlo e in effetti ho notato che a volte mi guardano strano ma, voi non ci crederete , vengo notata più dagli uomini che dalle donne .Sembra strano ma gli uomini sono molto attirati dal lavoro ai ferri , forse perchè sono stati loro a farlo per primi nelle isole Aran o comunque in quelle zone dell'Europa dove specialmente i pescatori avevano la necessità di vestire con capi realizzati in lane idrorepellenti e super isolanti a causa delle rigide temperature di quei luoghi . Io sono irrimediabilmente attratta dalle lane inglesi ma anche in Italia non scherziamo .Produciamo filati di grande fascino che tutto il mondo ci invidia e ci copia .Ditte come Filatura di Crosa o Sesia producono lane di pregio come il Baby Kid o la lana Ecologica che sono caldissime e morbide .
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